
La musica contemporanea tra presente e futuro
... il giorno dopo
Sabato 9 settembre 2023 - Mattino
Sabato 9 settembre 2023 - Pomeriggio
domenica 10 settembre 2023 - mattino
Domenica 10 settembre 2023 - pomeriggio
Sono stati gli stessi partecipanti a dirlo, quelli presenti alle due giornate fiorentine piene di interventi e di musica e gli oltre 400 che hanno potuto seguire attraverso il collegamento in diretta su YouTube. Sono loro che ce lo vanno dicendo a partire da Arduino Gottardo che di SIMC se ne intende da parecchio tempo per esserne stato tra i protagonisti. Un convegno sulla Musica Contemporanea come questo del Centenario SIMC probabilmente non si ricorda da diversi decenni in Italia. Grande partecipazione dunque ma anche grande puntualità di tutti i relatori, i cui nomi abbiamo già più volte esposti in presentazione dell'evento, e di coloro che erano già annunciati per gli Interventi o che si sono iscritti e aggiunti nei dibattiti in sala o collegati in chat. Hanno pertanto partecipato oltre al Presidente Andrea Talmelli e a Renzo Cresti, Coordinatore del Comitato del Centenario, Michele Lai (Presidente del GAMO), Piero Niro (rappresentate per il CIDIM); nella sessione di sabato 9 settembre dal titolo Quali linguaggi per la nuova musica, sono intervenuti Dino Villatico, Stefano Taglietti, Francesco Maria Paradiso, Lamberto Lugli, Gilberto Bosco, (in collegamento on-line), Angela Vietri e Giovanni Claudio Traversi.
Per la sessione Tecniche strumentali nel comporre prevista domenica 10 al mattino sono intervenuti Vincenzo Saldarelli, Giuseppe Fagnocchi, Claudio Ambrosini, Biagio Putignano, Marco Giommoni ed Elisabetta Capurso. Nel pomeriggio, nella sessione dal titolo Nuovi ruoli sociali del compositore, sono interventui Andrea Mannucci, Alessandro Melchiorre, Piero Niro, Alessandro Solbiati, Marco Lenzi, Gianpaolo Salbego, cui si sono aggiunti Alessandro Sbordoni, Luigi Verdi, Guido Facchin e altri partecipanti ai dibattiti previsti al termine di ogni sessione.
Hanno inoltre inviato messaggi di saluto Gisella Belgeri (per il CEMAT) e Davide Anzaghi, impossibilitati a partecipare per ragioni di salute o famigliari.
Tutti presenti anche i compositori eseguiti durante il convegno dopo la Call for Scores indetta dalla SIMC: interpretati da Maurizio Barbetti (viola o viola elettrica) i brani di Gabriele Caselli, Massimo Massimi, Simonetta Sargenti e Paolo Geminiani.
Apertura del Convegno nel nome di Ennio Morricone, che è stato Presidente onorario della SIMC, con il suo brano per viola ed elettronica Suoni per Dino. Sono stati inoltre eseguiti con grande risultato le composizioni di Silvia Bianchera, Davide Anzaghi (pianoforte solo) e Gilberto Bosco (viola e pianoforte). I Concerti serali sono stati a cura del GAMO Ensemble diretto da Francesco Gesualdi, Direttore Artistico dello stesso GAMO, che ne ha curato la programmazione e le esecuzioni nell’ambito del 44° Festival della prestigiosa e storica rassegna.
Un Ensemble, questo, di grandi professionisti alle prese con un programma di notevole impegno. Il gruppo comprendeva Valeria Matrosova (soprano), Roberto Fabbriciani (flauti), Omar Cecchi (percussioni), Sara Minelli (flauto), Giovanni Ricucci (clarinetto), Marco Facchini (violino), Carmelo Giallombardo (viola), Lucio Labella Danzi (violoncello), Pietro Paolo Antonucci (fisarmonica), Giulia Loperfido (pianoforte) oltre allo stesso Gesualdi sia come direttore che alla fisarmonica.
Apertura nel nome di Sylvano Bussotti, che è stato socio onorario SIMC e a seguire brani di Andrea Talmelli, Cristina Papi, Ada Gentile, Sonia Bo (il sabato 9) e di Stefano Scodanibbio (domenica 10), interpretato dal contrabbassista Giacomo Piermatti.
Resta ora l'immagine di una bellissima pagina e di una impresa che avrà ottime possibilità di veder presto pubblicati gli Atti del Convegno.
Il Presidente Andrea Talmelli ringrazia, insieme a Renzo Cresti tutti coloro che hanno contribuito al meglio per la riuscita di un evento che veniva annunciato come uno tra i principali di tutte le iniziative del Centenario della SIMC. Dunque un grazie particolare va anche al tecnico Cesare Martignon per l'egregio lavoro svolto, insieme ad Andrea Rutigliano e a Lamberto Lugli senza i quali molti problemi di natura organizzativa sarebbero stati di difficile soluzione. Di seguito, su questo approfondimento alcuni contributi di commenti anche visivi e una ampia documentazione fotografica dell'evento e di questa splendida avventura fiorentina.
dicono di noi
Blog di Herr Kompositor
DI QUALE PASSATO E DI QUALE FUTURO VOGLIAMO ESSERE IL PRESENTE?
di Dino Villatico
"Il convegno della SIMC e Gamo del 9 e 10 settembre a Firenze è stato l’evento, forse fra i più importanti dell’anno. L’occasione di questo incontro fra compositori, critici e musicologi è stato prezioso e ci ha fatto capire che possiamo fare ancora molto per la musica. Abbiamo ascoltato storie, musiche, idee, possibilità della musica e speranze.
Mi auguro vivamente che la SIMC trovi nuovi spazi e occasioni, soprattutto per aggiornare e comprendere, ancora di più, ciò che sta accadendo nel mondo dell’arte e della musica. Il contributo che ognuno di noi potrà dare sarà fondamentale. Questo tempo è davvero ricchissimo e dobbiamo catturarlo. Non possiamo abbandonarci a rinunce, alle teorie del già visto, alla visione di un pensiero chiuso e autoreferenziale. Mi auguro che la SIMC trovi, nell’apertura alla nuova musica, gli stimoli e le idee che nel mondo si ramificano, si concretizzano ad una velocità incredibile."
Stefano Taglietti
"...non ho potuto essere presente per altri impegni ma che ho guardato e ascoltato interamente e con grande attenzione su Youtube in questi giorni.
Ho ascoltato tutti gli interventi (e i pezzi in programma, in generale belli e vitali) e li ho trovati di livello molto alto, ricchissimi di interessanti e stimolanti considerazioni.
Sono stati dirompenti, vitali, grandemente stimolanti e illuminanti sulle vie mostrate e sulla vitalità della musica dei nostri giorni (è ormai difficile dare una definizione della musica che scriviamo ma faccio mia l'espressione di Ambrosini che mi piace molto, musica di ricerca).
D'accordissimo con il paradigma stravinskiano portato da Villatico: Stravinskij come esempio di grande fagocitatore di Storia della Musica, capace di muoversi camaleonticamente tra stili e linguaggi assimilandoli e ritrasformandoli in un marchio personalissimo, potentissimo, assolutamente originale. Potenza del Genio, naturalmente. Ma è una lezione che tutti i compositori dovrebbero far propria, ancora perfettamente attuale e perseguibile, anzi credo che sia assolutamente fondamentale per instillare vita ai brani che scriviamo, abbattendo ogni barriera ideologica e stilistica.
L'intervento di Stefano ha portato una fresca ventata di vitalità e di conoscenza di pensieri e linguaggi musicali a 360°: forte della sua grande bravura ed esperienza di compositore e di divulgatore musicale tramite le sue bellissime trasmissioni radiofoniche (in cui davvero ha trasmesso e trasmette di tutto: l'unica discriminante è la qualità musicale), ci ha aperto le porte di innumerevoli mondi musicali dove un numero incalcolabile di ottimi/magnifici musicisti opera con fantasia, immaginazione e originalità; e ci invita a conoscerli, ad assimilarli, ad aprire le nostre menti e orecchie per assorbire, imparare, rivitalizzare la nostra creatività, dandoci anche preziosissimi spunti e suggerimenti per diffondere la nostra musica bypassando le logiche asfittiche di molti direttori artistici e meccanismi di circolazione della musica ormai obsoleti e un po' stagnanti."
Rossano Pinelli